Il maggiore azionista di Tesla nonché capo del progetto Neuralink e fondatore di SpaceX, pochi giorni fa aveva espresso timore o paranoia, forse(?), per la propria incolumità nel tweet che di seguito riportiamo:
Poco solo un paio di ore dopo, nella stessa giornata, l’uomo più ricco del mondo esordisce con un nuovo tweet, ancora più criptico del precedente, che per trasparenza riportiamo qui di seguito.
Quello che fondamentalmente ci siamo chiesti è: Musk va matto per il cioccolato al latte, in evidente dissonanza cognitiva rispetto al twit precedente, oppure Musk parla in codice?
Lo scorso 13 Maggio, la dichiarazione che ha lasciato l’intero mondo della finanza senza fiato, è contenuta sempre in un altro twit di Musk:
Musk dichiara di avere bisogno di una pausa.” Una dichiarazione dai toni un po’ emotivi che rimanda al mondo delle relazioni sentimentali: “caro/a ho bisogno di una pausa, per riflettere.” No, Mr. Tesla non ha problemi di cuore, da quanto leggiamo, pare che Musk avrebbe bisogno di una pausa, prima della ratifica del contratto, che prevede l’acquisto di tutte le quote del social più amato da vip e politici.
Le cause, secondo quanto dichiara lo stesso Musk, come leggiamo nel suo twit di sopra, sarebbero di natura tecnica: ovvero la necessità di accertarsi che la percentuale di utenti e di spam sia inferiore del 5%
Una gestazione travagliata, questa dell’acquisizione di Twitter da parte del proprietario di Tesla, gestazione scandita dall’orologio finanziario di Wall street.
Una transizione che se ultimata con successo, renderebbe Musk il maggiore azionista del colosso social. I suoi detrattori ritengono che Musk non sia in possesso di tale cifra, 44 miliardi, necessaria per finalizzare l’acquisizione di tutte le quote finanziarie di Twitter. Sempre a detta di questi, il tergiversare di Musk, pare sia dovuto al fatto che stia aspettando un momento migliore per la ratifica del contratto di acquisizione; ratifica, che, molto probabilmente, sempre secondo i suoi detrattori, non avverrà mai. Altri, invece, sospettano che gli esponenti della corrente Woke, ovvero la fazione più estrema del mondo neoliberal, fautori di ideologie quali: la green economy, la cancel culture, transumanismo massivo, e movimento LGBT, gli stiano, niente di meno che, silurando il progetto.
Da decenni ormai pare che vi sia da entrambe le parti una certa insofferenza, ingeneratasi proprio da alcune note critiche di Musk, note che a detta di alcuni esponenti della corrente woke, risulterebbero forse troppo poco politically correct, perfino per l’uomo più ricco del mondo.
Pare, dunque, che in casa dem ci sia un certo timore di perdere il predominio assoluto sull’informazione, lasciando proprio Twitter, la piattaforma dei VIP e dei politici ad uno come Musk, il cui indirizzo politico, come ben risaputo, si avvicinerebbe sempre di più a quello repubblicano. I dem temono davvero di perdere così il controllo sulla piattaforma, che come tutti ricordiamo, aveva censurato, ancora in tempi non troppo sospetti, persino l’account dell’allora presidente D.Trump.
La vicenda Twitter mette in risalto la metamorfosi necessaria che hanno dovuto compiere i signori del vapore; se in passato chi deteneva il monopolio di carbone e acciaio era l’ultimo ad avere la parola sulle sorti dell’umanità, oggi chi detta le leggi è colui che detiene il monopolio dell’informazione e della narrazione degli avvenimenti mondiali.
Quali scenari si prolifereranno nei prossimi giorni, nessuno può dirlo. Di quale story telling saremo ancora testimoni? Noi di OndaRadio marcheremo a uomo ogni possibile evoluzione dello scenario che fin qui abbiamo tentato di ricostruire per tenervi aggiornati sull’evolversi delle vicende.
Redazione OndaRadio
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